ATTIVITA’ DELL’ORDINE

Osservazioni al PUG dell’Ordine degli Architetti P.P.C. di Ravenna

Riqualificazione, rigenerazione, sostenibilità, resilienza, valorizzazione e promozione sono le parole chiave che maggiormente si riscontrano nel PUG. Difficile non essere d’accordo sul loro impiego e sulla loro sostanza, in particolare pensando ai diciassette obiettivi di Agenda 2030, obiettivi che hanno conformato il programma dell’attuale legislatura della Regione Emilia-Romagna, nonché quello del Governo nazionale in tema di PNRR e non solo.
È un programma che si attuerà a medio e lungo termine vista la cogenza temporale del PUG (tempo indeterminato) e la concreta fattibilità delle azioni in esso contenute, soprattutto riguardo alla sostenibilità economica dei tanti orizzonti di sviluppo indicati. (…)

Ciò che si fatica a ravvisare, invece, è l’auspicata flessibilità e semplificazione sia nella lettura e interpretazione del Piano, sia nella sua successiva applicazione, soprattutto pensando a coloro che non praticano professioni “tecniche”, ovvero alla cittadinanza che dovrebbe essere la prima referente dello strumento.
L’apparato cartografico complesso e di non facile lettura; l’ampia schedatura e modellizzazione dei possibili interventi che rinviano a listati normativi fra loro interagenti; gli indici prescrittivi che si collegano a risultati prestazionali non sempre rispondenti alle esigenze poste dagli abitanti, dall’imprenditoria, dall’artigianato, ecc., ovvero dalla città reale, rendono la sua struttura complicata, oltre a richiedere un cambio d’approccio della gestione politica e procedurale.

Osservazioni al PUG